"300 a suo tempo scagliò così tante frecce da oscurare il sole." "Combatteremo alla sua ombra allora" |
Sullivan Stapleton:Temistocle
Eva Green:Artemisia
Rodrigo Santoro:Re Serse
Regia:Noam Murro
Sceneggiatura:Zack Snyder
Soggetto:Frank Miller
TRAMA:
Il film inizia con una battaglia tra le truppe di Athene e quelle di Re Dario in cui la regia fa un ampio sfoggio delle tecniche di slow motion, giusto per ricordare anche allo spettatore meno attendo, che c'è Snyder dietro al film, questa volta come produttore.
...Al comando delle truppe di Athene troviamo Temistocle, che pone fine alla battaglia scagliando una freccia al petto di Re Dario costringendo le sue flotte alla fuga.
Assistiamo quindi alla disperazione del figlio Serse, che al tempo poteva far sfoggio di una folta chioma, mentre ascolta le ultime parole del padre, che lo esorta a lasciar perdere i Greci.
Accanto a Serse trova posto Artemisia, consigliera e comandante delle truppe reali, che dopo la morte di Re Dario spinge Serse in una spirale di follia, per inseguire la vendetta contro i greci, dando vita ad una piccola incoerenza, visto che nel capostipite, Serse prima di combattere gli spartani, cercherà fino all'ultimo di accordarsi con essi, per ragioni puramente politiche.
Assistiamo quindi ad una transizione che tramite un non ben spiegato processo, porterà Serse a subire un cambiamento fisico, che lo porterà ad avere l'aspetto che tutti conosciamo.
Sono faiga e sono cattiva. |
"300 rise of an empire", in Italia "300 L'alba di un impero"è il seguito meno riuscito di quella pietra miliare di "300", capolavoro, tratto dall'omonima graphic novel di Frank Miller.
Snyder ci riprova sette anni dopo con questa nuova pellicola, lasciando però la macchina da presa a Noam Murro.
Ma la domanda che devono essersi posti gli sceneggiatori deve essere stata:
Come facciamo un seguito su un film di spartani senza spartani?
Ma con gli Ateinesi, ovvio!
Quegli stessi Ateinesi sbeffeggiati dalla regina Gorgo e da Leonida, che nel corso di "300" non aveva esitato a definire "effeminati"e addirittura"pedofili"nella graphic novel.
- ma spero che il traduttore si sia preso una licenza poetica in quel caso -.
Ne "L'alba di un impero"codesti figuri, rivestono il ruolo di protagonisti, spostando il campo di battaglia sulle acque del mar Egeo.
Inutile dire che la sensazione che si prova è quella di assistere ad un film con"Spartani di serie b", e scusatemi per il francesismo, ma non saprei come altro definirli.
Al comando delle truppe di Athene troviamo Temistocle, soldato entrato nella leggenda per l'uccisione di Re Dario, Padre di Serse.
E poi c'è lei, Artemisia, sexy e malvagia, non che abbia nulla in contrario contro le dark lady, tuttavia siparietti sexy a parte, c'è qualcosa nel suo personaggio che non mi ha convinto appieno, in parte perché i suoi dialoghi e la recitazione di Eva Green, non esaltano, e in parte per via del fatto che nonostante venga elogiata la sua intelligenza e le sue capacità da stratega, nel film commette errori di strategia talmente evidenti, che la sua flotta finisce fin troppo facilmente per essere vittima dei dozzinali protagonisti del film.
Non mancano ovviamente situazioni in cui questa ambigua e poco convincente figura, uccide quelli che dovrebbero essere suoi fidatissimi sottoposti, giusto per dare la colpa dei suoi fallimenti a qualcuno, perpetuando quindi quello che a conti fatto è lo stereotipo del cattivo da fumetto.
Negoziamo. |
Ma non finisce qui, potevano forse mancare le scene di sesso a riempire il vuoto della NOIA generata dal film?
Lungi dal provare dispiacere dai siparietti alla Tinto Bras, tuttavia c'è modo e modo di condurre certe scene, sopratutto in un film d'azione con tinte drammatiche, e quanto visto in "L'alba di un impero" non ha potuto non riportarmi alla mente la scena osè presente in Dark Shadows, con la differenza che il film di Tim Burton era una commedia e che i gemiti in certi contesti servono solo a fare ridere lo spettatore.
Delusione anche per il protagonista, Temistocle, che non riesce a portare degnamente le scarpe di Leonida.
Poco convincente nell'aspetto quanto nella recitazione e dialoghi, Temistocle, è il comandante delle flotte navali di Athena, figura che come già accennato prima, non rappresenta nemmeno l'ombra di quel Leonida artefice della battaglia delle termopoli.
"300 L'alba di un nuovo impero"esce con le ossa rotte dal confronto con 300, e non c'è un singolo aspetto(regia a parte)che riesca a tenere il passo con il predecessore.
Avete presente la scena iniziale di 300 in cui viene narrata l'agelaia di Leonida e il suo confronto con la bestia?
Ne "l'alba di un nuovo impero"non troverete nulla che possa rivaleggiare la bellezza di quella scena, punta di un iceberg basato sulla mediocrità.
Insomma, la direzione artistica di questo sciagurato sequel non mi ha convinto molto, come non mi ha convinto vedere la regina Gorgo andare a combattere in abito da sera e tacchi alti, in mezzo al mare.. per poi assistere al FINALE DEL FILM, avvenuto proprio nel mezzo di una battaglia, troncata sul più bello dai titoli di coda, cosa che, inutile dirlo, non può far altro che lasciare lo spettatore una sensazione di "WTF?!", nonché il desiderio di rivedere indietro i soldi del biglietto.
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"Mi hai portato via millemila navi in un solo giorno, ma io ne tante tante, quindi chissene." Nel film viene elogiata la sua intelligenza. |
GIUDIZIO FINALE
Pessima recitazione, dialoghi che confronto al capolavoro del 2007 impallidiscono, protagonisti poco carismatici, un Eva Green che tette a parte, ha poco da offrire e tanti, tantissimi tempi morti.
La cosa ironica è che sebbene fossi consapevole che bissare il capolavoro da cui tutto ha avuto inizio, fosse un impresa difficile, la cosa non mi ha creato problemi mentre mi dirigevo al botteghino, poiché da Spartacus ai tanti, tantissimi film che negli anni hanno preso ispirazione da 300, avrei digerito volentieri anche un seguito che non fosse stato necessariamente un capolavoro.. e invece gli sceneggiatori sono stati capaci di annoiarmi.
"300 L'alba di un nuovo impero" rappresenta la quintessenza su come NON si realizza un seguito.
VOTO PERSONALE:5
Non avevo intenzione di vederlo e ora che leggo la tua recensione ancora meno! Soldi risparmiati.
RispondiEliminaRoberto