domenica 4 novembre 2012

I cento passi.







So già che verrò linciato per quanto sto per scrivere.. però vorrei che ci soffermassimo ad analizzare le vicende narrate in questa pellicola da un punto di vista più umano invece che sociologico.

Io non so come siano davvero andate le cose... però nella pellicola ho visto un protagonista, che seppur mosso da ideali nobili(la lotta alla Mafia)se ne frega altamente di eventuali conseguenze ai danni della propria famiglia.

Per un attimo.. mettetevi nei panni del protagonista... Peppino Impastato vuole denunciare la Mafia a cielo aperto, ma per questo mette nei guai il padre che ha ottenuto quello che ha(in modo legale, ricordiamolo) grazie ai cosiddetti signori che lo hanno fatto lavorare quando lui non aveva un soldo.

Peppino urla al cielo che il padre è un leccaculo, dopo che lui grazie ai sacrifici del padre è riuscito a studiare.

La lotta alla Mafia la capisco, ma il menefreghismo nei confronti della famiglia non riesco davvero ad approvarlo.

Il finale, prevedibile agli occhi dello spettatore non può dare a meno di pensare che anche Peppino sapesse dove alla lunga portasse la sua strada.

La domanda che non posso fare a meno di porre è.. ne è valsa la pena?

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